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Manager senza frontiereL’Italia può vantare i suoi primi due Site Manager certificati. Li abbiamo incontrati per farci raccontare la loro esperienza e spiegarci il valore di questa certificazione.nel mio caso, è lunga già più di tre decenni, quanto piuttosto la vo- lontà di mettere alla prova la mia preparazione e vedere se effetti- vamente raggiungeva il grado di eccellenza a livello europeo richie- sta dalla qualifica di EuroFM. Vole- vo anche comprendere quali aree avrei dovuto sviluppare di più nella mia preparazione, così da dare un apporto maggiore e più valido alla mia azienda.Cosa ci potete dire del processo per ottenere la qualifica di Site Manager?AG: È un esame non facile, studiato per portare davvero alla luce l’ef- fettiva preparazione del candidato. Tocca uno spettro molto ampio di argomenti e costringe quindi ad approfondire anche temi a volte poco toccati nella propria attivi- tà quotidiana. Rappresenta quindi una grande opportunità di crescita dal punto professionale: da un lato aiuta a comprendere quale sia l’ef- fettivo livello della propria prepa- razione, dall’altro porta alla luce le proprie debolezze.CP: Sono d’accordo. Credo che la qualifica europea sia un passaggio necessario per chi opera nel no- stro settore. Le nostre competenze sono sempre il nostro strumento principale di lavoro. Vanno perciò continuamente testate per trovar- ne i punti di forza e soprattutto quelli di debolezza.Ed è in questi ultimi, nello sforzo che ci porta a scoprire e colmare le nostre carenze, che risiedono le maggiori opportunità di crescita professionale.Per qualsiasi ulteriore informazione sull’esame di qualifica di Site Ma- nager, contattare Francesca Zinzi scrivendo a formazione@ifma.it op- pure contattando lo 02.28851611Lo scorso ottobre ha visto la prima edizione italiana dell’esame per la qualifica di Site Manager, promos- so da IFMA Italia in collaborazione con l’ideatore e capofila del pro- getto EuroFM.IFMA Italia si è occupata della con- testualizzazione dei quesiti della prova agli standard e normative nazionali e della produzione in Italia della prima edizione italiana dell’esame, conscia dell’importan- za di offrire al mercato interno un riconoscimento espressamente dedicato alla figura professionale Site Manager.L’attestazione delle competenze e dell’expertise di questi professio- nisti permette loro di vedere ri- conosciuta a livello internazionale la propria professionalità, nonché consente alle aziende e ai fornitori di individuare le persone realmen- te dotate delle qualità adatte a ri- coprire un ruolo tanto importante quale quello del Site manager.Il nostro Paese può così ora van- tare i suoi primi due Site Manager certificati: Corrado Pompini, Faci- lity Manager di Tetra Pak Packa- ging Solutions, e Andrea Giannelli, Direttore tecnico e Project Mana- ger di Officinae.A loro abbiamo chiesto di raccon- tarci questa esperienza e i motivi che li hanno spinti ad affrontarla.Quale elemento ha avuto più peso nella vostra decisione di candi- darvi all’esame?AG: Direi il suo valore interna- zionale. Avere un attestato della propria capacità e preparazionericonosciuto a livello europeo è un inestimabile vantaggio a livello professionale, oltre che, chiara- mente, un motivo di orgoglio per- sonale per aver visto apprezzato e sancito il valore del proprio lavo- ro. I vantaggi però si estendono oltre la sfera individuale e vanno a interessare l’intera azienda, che infatti è stata molto attiva nell’in- coraggiarmi a partecipare e mi ha supportato lungo tutto il processo. Il vantaggio per l’organizzazione è soprattutto quello di presentarsi ai propri clienti con una prova con- creta e riconosciuta in tutta Eu- ropa dell’alto livello di professio- nalità offerto. Un aspetto che allo stesso tempo aiuta a mantenere i clienti più importanti e ad attirar- ne di nuovi.CP: Il motivo principale nel mio caso non è stato tanto la ricerca di un forte pilastro su cui costru- ire una carriera professionale che,