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news
• IFMA Italia presenta la sua iniziativa: i Contratti di FM con il bollino blu. Palazzo delle Stelline,
Milano, 11 dicembre 2012. Per informazioni: comunicazione@ifma.it
• Romeo Gestioni e il Modello Insulae
a Napoli: un prototipo di gestione integrata
news
Professione e mercato
Parlano i facility
Tutti gli articoli e publiredazionali presenti sul Gestire News sono consultabili in versione integrale sul sito dell’associazione
www.ifma.it
Nella più recente ricerca di
IFMA Italia, i Facility Manager
di 100 aziende hanno tracciato
un quadro significativo del loro
modo di vedere l'offerta di ser-
vizi. Abbiamo sottoposto i risul-
tati di questo studio ad alcune
società di FM associate ad IFMA
Italia per comprendere come
loro interpretino tali opinioni e
analizzare quale sia la loro per-
cezione della domanda.
Per prima cosa abbiamo voluto
chiedere a chi opera dal lato
dell'offerta se vi sia stata, a loro
parere, un'apprezzabile evolu-
zione da parte delle aziende nel
loro rapportarsi al mercato e più
in generale alla disciplina del
Facility Management.
Gli intervistati su questo punto
si esprimono in maniera com-
plessivamente positiva, ma con
diverse riserve. “La componente
prezzo” secondo Stefano Ober
di PVB Solutions “ricopre an-
cora un'importanza rilevante.
È vero che nell’ultimo periodo
c’è la tendenza a valutare una
gamma di servizi più ampia, ma
sempre con una particolare at-
tenzione ad assicurarsi prima di
tutto il prezzo più basso.
Non ravvedo ancora una reale
propensione a ricercare un
buon rapporto la qualità del ser-
vizio e il suo prezzo”.
Per Edoardo Venturini di So-
dexo esiste anche un problema
di approccio al fornitore: “in ge-
nerale credo che le aziende fac-
ciano le richieste giuste al
mercato del FM.
Potrebbero però concedere alle
società di FM lo spazio per es-
sere maggiormente propositive.
E credo dovrebbero anche con-
cedere loro più tempo, in modo
che il fornitore possa conoscere
a fondo le esigenze specifiche
del cliente e offrire quindi solu-
zioni innovative e mirate, ele-
menti
fondamentali
per
conseguire risultati davvero du-
raturi”.
Allo stesso modo Barbara Fa-
gioli di CEG Facility nota che:
“a volte, nel caso di aziende
ben strutturate con un Facility
Department Interno, la richiesta
è molto rigida e chiusa.
Diventa difficile proporre solu-
zioni personalizzate che po-
trebbero mettere in evidenza il
valore aggiunto della società di
FM cui la domanda si rivolge”.
Dall'inchiesta condotta tra i Fa-
cility Manager associati emerge
un dato molto interessante: le
aziende vorrebbero trovare
nelle società di FM più compe-
tenze di tipo manageriale e una
gestione del servizio a più alto
contenuto strategico.
Ma davvero queste competenze
sono assenti nell'offerta di ser-
vizi? I pareri su questo punto
sono discordi, ma in molti rico-
noscono qualche lacuna da
parte dei fornitori.
Alessandro Belloni di FSI ad
esempio afferma: “le compe-
tenze manageriali esistono.
Mancano spesso però nelle so-
cietà più piccole, che po-
tremmo definire artigianali e
nelle quali mancano certe pro-
fessionalità, e anche in quelle
troppo grandi, in cui il gestore è
dedicato a più Clienti ed è sog-
getto ad un frequente turnover
che impedisce di instaurare
quel rapporto uno a uno che è
la chiave vincente nel FM”.
Nicola Antonucci di ISS Facility
Services, traccia infine una spie-
gazione del perché si sia creata
la mancanza di competenza
percepita dalle aziende: “fino a
qualche anno fa la domanda
dava per scontato che i fornitori
fossero competenti. Da un lato
perché nelle aziende vi era una
grande lacuna nella fase di con-
trollo e dall'altro perché a volte
si preferiva non vedere le man-
canze dell'altra parte pur di non
rimettere in questione il prezzo
bassissimo assicurato da quel
fornitore. Le società di FM, dal
canto loro, vedendo che il
prezzo era di fatto l'unico crite-
rio importante e che la qualità
aveva un peso molto ridotto
nelle scelte, hanno preferito ri-
correre a personale a buon mer-
cato
e
sempre
meno
competente, così da aumentare
il margine di guadagno. Tale cir-
colo vizioso si sta spezzando fi-
nalmente: la crisi ha reso tutti
più attenti e le aziende ora si
rendono conto che spendere
poco, ma per un servizio di
scarso valore, non è un rispar-
mio ma uno spreco di risorse fi-
nanziarie. Ecco perché oggi le
aziende chiedono finalmente
grandi competenze, sia di tipo
manageriale che tecnico, alle
società di FM. Competenze che
però hanno un costo che non
tutti oggi possono permettersi,
purtroppo”.
Proger si rafforza
nel Facility
Management
e acquista l’80%
di Openplan.
A Recchi
Informatica il 20%
www.openplan.it
informazione pubblicitaria
Proger S.p.A., tra le
più importanti realtà
ingegneristiche
italiane, acquista 80%
di Openplan S.r.l.
Rapporto qualità-
prezzo, risposta
alle esigenze,
gestione e capacità
manageriali:
il punto di vista
delle società
di FM nel rapporto
con i clienti
Spendere poco
per un servizio
di scarso valore
non è un risparmio
La competenza costa.
Ma vale
superiore ai trenta milioni di
euro ed annovera tra i propri
casi di successo ENI, Total,
ANAS, Shell, BNP Paribas,
Generali, Ferrovie dello Stato,
Astaldi e Deutsche Bank.
Proger è anche l’azionista di
riferimento del Consorzio Sta-
bile di Ingegneria Proger En-
nesys, che raggruppa diverse
società italiane con specializ-
zazioni complementari, in
particolar modo nel settore
infrastrutturale e in quello
dell’ingegneria impiantistica.
Con il nuovo assetto societa-
rio Openplan, che fin dalla
sua costituzione avvenuta nel
2000 è stata punto di riferi-
mento per le aziende pubbli-
che e private, rafforza le
proprie capacità operative e
punta ad offrire una proposta
sinergica, innovativa e tecno-
logicamente avanzata fatta di
competenze trasversali e
multidisciplinari. Il nuovo
corso prevede anche una ra-
pida crescita dimensionale
per compiere un definitivo
salto di qualità e competere a
360 gradi sul mercato dei ser-
vizi immobiliari. Più capillare
sarà, inoltre, la presenza sul
territorio italiano, mentre le
sedi operative di riferimento
rimarranno Roma, Milano e
Torino.
La società abruzzese, già pre-
sente nella compagine di
Openplan, subentra a Recchi
Informatica S.p.A. come azio-
nista di maggioranza. Que-
st’ultima, controllata da
Recchi Ingegneria e Parteci-
pazioni, manterrà il 20%
delle quote.
Openplan è sinonimo di go-
verno e controllo delle attività
connesse alla gestione del pa-
trimonio immobiliare: space
management, utilities, sicu-
rezza, telecomunicazioni, ef-
ficientamento energetico,
manutenzione delle infra-
strutture e dei sistemi tecno-
logici. Proger, con oltre
sessant’anni di storia, è oggi
tra le realtà più importanti in
Italia nel settore della proget-
tazione integrata e del project
management. Diverse sono le
sedi sul territorio italiano, ma
anche all’estero dove spic-
cano gli uffici di Abu Dhabi,
Istanbul, Mosca, Almaty, Bag-
dad e Sofia. Ha registrato nel
corso del 2011 un fatturato