Page 12 - Gestire On-Line 82-83
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Gioco a dueUna delle più grandi multinazionali del mondo. Un sito dedicato a una produzione all’avanguardia che ri- chiede un altissimo livello di qualità per ogni servizio. Una sfida unica e complessa per il Facility Depart- ment. Per conoscerne ogni detta- glio ci siamo rivolti a Marco Mat- teuzzi, Manager Facilities di Philip Morris Manufacturing & Technolo- gy Bologna.Come si è evoluto il Facility Depart- ment all’interno di Philip Morris Manufacturing & Technology Bo- logna? E quali prospettive si pone nel medio e lungo termine?In un primo tempo il Facility De- partment era incorporato all’inter- no dell’Engineering, ma il grande sviluppo del sito di Bologna ha reso evidente la necessità di contare su di una struttura di Facility indipen- dente, completa di tutte le com- petenze relative alla gestione dei servizi e dell’immobile. L’obiettivo della struttura è, oltre che offrire supporto al business, quello di cre- are un sistema ‘plug and play’ che permetta di rispondere tempestiva- mente e in maniera ottimale alle ri- chieste del cliente interno. Il sito di Bologna è il primo al mondo a rea- lizzare gli stick di tabacco per iQOS,Il Facility Department di Philip Morris Italia, il suo modo di inten- dere la disciplina e la capacità di collaborare a stretto contatto con gli Acquisti per raggiungere gli obiettivi dell’aziendail nostro primo prodotto a poten- ziale rischio ridotto, già in commer- cio in Giappone e in diverse città a livello mondiale, compresa l’Italia. Si tratta di un mercato destinato a crescere in maniera molto forte nei prossimi anni; il nostro obiettivo a medio termine è perciò quello di diventare il benchmarking per il gruppo Philip Morris per la gestio- ne dei servizi in strutture dedicate a questo tipo di produzione, così da rappresentare un solido punto di ri- ferimento per tutti i nostri colleghi che nei prossimi anni entreranno in questo settore.Le sue radici professionali sono nell’ambito della produzione. Ha trovato difficile il passaggio a un’attività come quella di Facili- ty Management in cui gli aspetti tecnici, seppur importanti, sono subordinati a quelli strategici e alla necessità di comprendere le esigenze del business per tradurle in servizi?No, anche perché Philip Morris Interna- tional punta da sem- pre a dotare il perso- nale di abilità a 360°, in modo che ognuno possa occupare ruoli diversi. Ciò permette di sviluppare solide competenze manage- riali e di saper analiz- zare ogni situazione da diversi punti di vista, capacità che aloro volta permettono alla persona di muoversi tra le diverse funzioni e responsabilità senza problemi. Comprendere le esigenze del busi- ness, e più in generale di tutti i set- tori dell’azienda, è reso ancor più agevole da una forte struttura di in- contri e momenti di scambio inter- dipartimentale studiata dall’azienda per far circolare le informazioni tra i reparti nel modo più veloce e completo possibile.La sua struttura come si rapporta alla funzione acquisti? È un rap- porto di piena collaborazione o, come a volte accade in altre real- tà, vi sono difficoltà nel coordina- re obiettivi spesso diversi?La funzione acquisti in Philip Mor- ris Manufacturing & Technology Bologna è centralizzata e si occupa a 360° della materia, dall’acquisto della materia prima fino a quello del servizio. Il nostro è un rappor- to di collaborazione strettissimo e ideale da ogni punto di vista. Potrà sembrare una frase fatta o di circo- stanza, ma così non é. Il nostro è un lavoro di squadra, nel quale l’unico obiettivo che conta è quello che segue l’azienda nel suo complesso, non quelli specifici dei singoli di- partimenti. Questo è il risultato di una strategia molto forte e precisa, che l’azienda ha posto in essere da diversi anni e che mira proprio a creare un grande spirito di collabo- razione interno e a far convergere gli obiettivi particolari verso un fine unico.


































































































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