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il facility delle coseLa tecnologia sta dando linfa a un’era completamente nuova per le strategie di gestione delle facility. I nuovi metodi di raccolta dei dati e di analisi dei trend hanno dato ai manager la possibilità di prendere decisioni più ponderate e, in ulti- ma analisi, di mettere la tecnologia nelle mani del proprio personale operativo, rendendo così più veloci ed efficienti tutti i processi.L’evoluzione di questi strumenti tecnologici deve perciò procedere di pari passo a un confronto tra Fa- cility Manager e aziende fornitrici mirato a guidare e dare forma a un nuovo modo di gestire le attività manutentive.Le piattaforme tecnologiche oggi disponibili, fornendo dati integra- ti e in tempo reale, offrono una miriade di nuove opportunità di analisi che possono rendere mol- to più efficace l’attività del Faci- lity Manager. A patto, è evidente, che quest’ultimo disponga di una strategia ben precisa, studiata per sfruttare al meglio tutte queste nuove possibilità.Migliorare l’esperienza di chi vive gli spazi di lavoro richiede un ap- proccio multidimensionale che punti allo stesso tempo a creare un ambiente sano e pulito, ridurre i costi e prevenire la necessità di fu- turi interventi di riparazione.La tecnologia integrata e in tempo reale offre la trasparenza e gli stru- menti necessari per gestire con- temporaneamente migliaia di spazi distribuiti in luoghi diversi. Può, ad esempio, rivoluzionare comple- tamente l’approccio alla gestione per il Facility Manager che opera in una grande catena retail. E l’e-Internet of Things e altre tecnologie offrono possibilità inedite alla gestione di grandi superfici e siti numerosi. A patto di usarle strategicamente.volversi dell’Internet of Things (IoT) non potrà che aumentare ancora di più la quantità e la portata dei be- nefici per i Facility Manager con un vasto e complesso patrimonio im- mobiliare da gestire.Basti pensare alla possibilità, già ampiamente sfruttata, di utiliz- zare sensori altamente sofisticati capaci di fornire informazioni in tempo reale su tutti gli impianti e sulle zone chiave dell’edificio. Que- sti sensori possono, ad esempio, analizzare la vibrazione o il ru- more prodotti da ogni ventola del sistema di riscaldamento, ventila- zione e condizionamento dell’aria, trasmettendo l’informazione a un software in grado di predire pos- sibili rotture o malfunzionamenti. Si potrà così prevenire il problema prima che si materializzi, con un intervento di manutenzione estre-mamente mirato.Soluzioni del genere consentono al Facility Manager di essere più proattivo, non solo abbassando i costi di manutenzione, ma anche prevenendo possibili mancati in- troiti. La rottura improvvisa di un sistema chiave dell’edificio, infatti, costringe a una riparazione urgen- te, che a sua volta porta con sé un blocco dell’attività dei dipendenti o un calo della sua qualità.Sfruttare il potere insito nei big data (enormi raccolte di dati trat- tabili solo attraverso tecnologie e metodi analitici specifici) significa avere a costante disposizione un quadro dettagliatissimo e aggior- nato in tempo reale di ogni edificio e servizio. Se utilizzata strategica- mente, questa possibilità apre le porta a un modello di gestione ben più evoluto che in passato.


































































































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