Progetti futuri
Data di pubblicazione: 17 OTT 2017
Le organizzazioni hanno sempre più bisogno di competenze nel campo del project management, ma mancano i talenti pronti a ricoprire tali ruoli. Problemi e opportunità per un gap in continua crescita.
Cresce in tutto il mondo il divario tra le posizioni aperte nel campo del project management e i lavoratori dotati delle competenze adatte per ricoprire tali ruoli. È questo il risultato principale di una ricerca commissionata da PMI - Project Management Group e svolta da AEG - Anderson Economic Group, giunta alla sua terza edizione, dopo analoghi studi svolti nel 2008 e nel 2012. Lo studio analizza le opportunità di lavoro in 11 Paesi chiave di 5 continenti, tra potenze economiche già stabilite e nazioni in rapida via di sviluppo.
Il divario tra richiesta da parte delle aziende ed effettiva disponibilità nel mondo del lavoro si sta ampliando per diversi motivi:
- una fortissima crescita nei ruoli aziendali che richiedono capacità di project management
- l’uscita dal mercato del lavoro di lavoratori dotati di tali competenze, soprattutto a causa del raggiungimento dell’età pensionabile
- un’impennata significativa nella domanda per questi ruoli da parte delle aziende e delle organizzazioni in generale, soprattutto in Paesi in rapido sviluppo, come ad esempio Cina e India
Il settore del project management si prospetta perciò come uno dei più ricchi di opportunità, presenti e future, per chi già opera, o aspira a entrare, in questa area di specializzazione. Una condizione che si è già concretizzata, secondo la ricerca, in una forte spinta da parte delle aziende nell’incoraggiare i giovani a intraprendere questo percorso professionale. Quest’ultimo è senza’altro un segnale positivo, che testimonia come le organizzazioni si stiano muovendo attivamente per colmare il gap tra domanda e offerta. Potrebbe però non essere abbastanza: lo studio stima infatti che nel 2027 i ruoli orientati al project necessari alle organizzazioni saranno ben 87,7 milioni ed è poco chiaro se l’attuale processo di crescita in quest’area del mondo del lavoro sarà sufficiente a rispondere a tale richiesta. Non riuscire a colmare il gap tra domanda e offerta si trasformerebbe inevitabilmente in perdite ingenti per le economie nazionali, stimabili in 207,9 milioni di dollari di prodotto interno lordo da oggi al 2027 negli 11 Paesi considerati.
Una cifra che non deve sorprendere in una economia globale sempre più basata sul project, anche in settori tradizionalmente distanti da tale orientamento, come l’editoria o la sanità. Quest’ultima, ad esempio, nel corso del 2017 ha registrato negli USA il maggior incremento di posizioni professionali nell’area del project (+17%). La crescita di ruoli disponibili è anche figlia della recente attitudine delle aziende a porre grande enfasi sulla tecnologia e sui progetti utili a supportarla, oltre che su tutte le attività necessarie a rendere concreti tali progetti.
La ricerca stima anche quali settori offrano le maggiori opportunità di lavoro nel project negli 11 Paesi considerati. Al primo posto il manifatturiero, con 9,7 milioni di nuovi posti di lavoro nel decennio 2017-2027, seguito da editoria e servizi di informazione con 5,5 e finanza e assicurazioni con 4,6. La crescita complessiva delle posizioni disponibili è stimata in un 33% complessivo lungo tutto il campione considerato e le caratteristiche richieste rappresentano un mix di competenze tecniche, di leadership, e strategico – manageriali.
Tornando all’impatto sul PIL, le cifre presentate dalla ricerca sono notevoli: dai settori più orientati al project è previsto un contributo complessivo 20, 2 bilioni di dollari, ma il rischio di perdite causate dalla mancanza di talenti capaci di ricoprire ruoli legati al project management è stimato in circa 208 miliardi di dollari.
Le tendenze descritte finora sono attive almeno dal 2008. La prima edizione della ricerca aveva già notato lo sviluppo, e il moltiplicarsi, dei settori più orientati a sfruttare le possibilità del project management e messo in guardia circa i problemi potenziali causati da una mancanza di talenti per ruoli di questo tipo. L’analisi del 2012 ha confermato la tendenza e stabilito che la domanda di ruoli legati al project management stava effettivamente crescendo molto più velocemente rispetto all’offerta di tali posizioni dal mercato del lavoro. Per quanto allarmante, l’analisi si è rivelata nel tempo sin troppo conservativa; lo studio 2012 prevedeva infatti che nel 2020 i ruoli legati al project sarebbero stati 52,4 milioni; nel 2017 questa cifra è già stata ampiamente superata, attestandosi a 66 milioni. In questo numero sono compresi lavori in cui il project management occupa tutta, o una parte consistente della sfera di responsabilità. Le proiezioni attuali quantificano in 2,2 milioni i nuovi posti di lavoro che le aziende dovranno colmare ogni anno fino al 2027.
Fonte: Project Management Job Growth and Talent Gap Report 2017–2027