Le tendenze del mercato del Facility Management e il parere di BumaQ
La qualità dei servizi di facility management non soddisfa più della metà dei clienti.
Innalzare la qualità e al contempo ridurre i costi dei servizi di Facility Management, utopia o realtà?
Vi diciamo subito che per Bumaq è realtà.
Nel 2016 IFMA Italia ha diffuso i risultati di un’indagine del mercato del facility management che aveva l’obiettivo di analizzare le aspettative di 93 professionisti del settore quali facility manager, property manager, asset manager e real estate manager.
Riteniamo opportuno riportare alla ribalta tale analisi in quanto abbiamo modo di ritenere che i dati raccolti analizzati ed illustrati da IFMA siano ancora oggi più che mai confermati e con un trend che addirittura tende a crescere.
Tra i molti dati interessanti a nostro avviso il più significativo è quello che mette in mostra che più della metà delle società che acquista servizi di facility management ha affermato che i fornitori di facility management non sono in grado di soddisfare la loro domanda e le loro aspettative.
Tra le principali ragioni che portano i professionisti del settore intervistati a tale conclusione vi sono, a loro avviso, le seguenti lacune da parte dei loro fornitori: scarsa capacità gestionale, servizio scadente, mancanza di proattività, scarse competenze tecniche, assenza di partnership, scarsa importanza per i clienti medio-piccoli.
A nostro avviso abbiamo modo di ritenere e di affermare che un innalzamento qualitativo in fase di progettazione dei servizi di facility management, una nuova metodologia di programmazione delle attività ed un successivo puntuale preciso e rigoroso controllo sul campo contribuirebbe in maniera decisa, drastica e concreta a ridurre la forbice dei clienti insoddisfatti alzando i livelli qualitativi sia dei servizi alle persone che dei servizi agli edifici riducendone al contempo i relativi costi.