FM e sostenibilità: come le analisi ambientali sono cruciali per il futuro del settore

Data di pubblicazione: 05 MAR 2025
Il Facility Management in Italia sta vivendo una profonda trasformazione, trainata dalle crescenti normative ambientali e dalle esigenze di sostenibilità delle aziende. Con l’avvicinarsi degli adempimenti previsti dall'agenda 2030 stabilita dall'ONU e su cui si sono impegnati ad adempiere agli adempimenti previsti tutti i principali Paesi Europei, le strutture del Real Estate e del comparto industriale devono adeguarsi, migliorando la qualità ambientale degli edifici e garantendo il rispetto delle nuove direttive europee.
 
In questo scenario, le partnership tra laboratori di analisi ambientali e i Facility Manager stanno diventando un pilastro strategico per affrontare le sfide del settore. Vediamo come, attraverso casi studio reali, queste collaborazioni abbiano fatto la differenza.

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1. Analisi delle Acque: Risparmio Idrico e Conformità Normativa

L’acqua è una risorsa fondamentale nella gestione di edifici industriali e commerciali, sia per l’uso potabile che per i processi produttivi. La sua gestione ottimale riduce gli sprechi e previene rischi di contaminazione.
 
Cosa richiede il Facility Management?
Le aziende cercano analisi dettagliate sulle acque reflue e potabili, per rispettare gli obblighi normativi (D.Lgs 152/2006) ed evitare sanzioni. Inoltre, è fondamentale il monitoraggio della Legionella, soprattutto in edifici con impianti HVAC complessi (hotel, centri commerciali, ospedali). L'acqua è inoltre un parametro di partciolare interesse per valutazioni di sostenibilità in particolare per il calcolo dell'indice di Scarsità (WSI) che consente di misurare la quantità d'acqua deprivata e quindi non ulteriormente disponibile per un territorio o una filiera.

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aso Studio: Ottimizzazione della gestione idrica in un grande complesso industriale
Un'importante azienda manifatturiera italiana, con un sito produttivo di oltre 50.000 m², aveva problemi di elevati consumi idrici e rischi di contaminazione nelle torri di raffreddamento. Grazie a una partnership con un laboratorio di analisi ambientali, è stato implementato un piano di monitoraggio continuo che ha portato:
  • una riduzione del 25% dei consumi idrici con interventi mirati
  • l’eliminazione dei rischi di contaminazione batterica
  • il miglioramento della qualità delle acque di scarico, con un risparmio sui costi di depurazione
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2. Qualità dell’Aria: Indoor Air Quality e Riduzione delle Emissioni
La qualità dell’aria è una priorità per gli edifici ad alta densità di occupazione, come uffici, centri direzionali e impianti produttivi.

Cosa richiede il Facility Management?
I gestori immobiliari e industriali necessitano di monitoraggi periodici della qualità dell’aria indoor e outdoor, per prevenire problemi legati a COV (Composti Organici Volatili), particolato fine (PM10, PM2.5), muffe e CO₂. La qualità dell'aria è un tema molto importante se si parla di sostenibilità, in particolare misurare il livello di mitigazione climatica di un intervento è un obiettivo cardine delle nuove legislazioni europee ed internazionali. Misurare analiticamente la qulità dell'aria significa quindi anche poter misurare il parametro CO2eq e fornire il livello di impatto climatico di un'opera o un'intervento, nel suo complesso. 
 
Caso Studio: Monitoraggio della qualità dell’aria in un centro direzionale
Un’azienda di Facility Management operante in un business district di Milano ha riscontrato segnalazioni di scarsa qualità dell’aria da parte dei dipendenti. In collaborazione con un laboratorio specializzato, sono state effettuate analisi che hanno rilevato livelli elevati di VOC e scarsa ventilazione.
  • implementazione di un sistema di purificazione dell’aria
  • installazione di sensori di monitoraggio continuo integrati nel BMS (Building Management System)
  • miglioramento del comfort e della produttività dei lavoratori
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3. Gestione dei Rifiuti: Ottimizzazione dei Processi e Circular Economy
La normativa europea sta spingendo verso un modello di economia circolare, obbligando le aziende a gestire meglio i rifiuti e a ridurne l’impatto ambientale.

Cosa richiede il Facility Management?
I Facility Manager devono garantire una corretta classificazione, smaltimento e recupero dei rifiuti speciali e pericolosi, specialmente in ambienti industriali o complessi commerciali con grandi volumi di scarti. Uno dei parametri principali per la sostenibilità è la misura dell'indice di circolarità di un prodotto o di un progetto. Valutare l'indice di circolarità significa misurare quanto i materiali utilizzati e la loro catena di fornitura possano essere avviati ad un fine vita di recupero nel rispetto delle normative vigenti.
 
Caso Studio: Riduzione degli sprechi in un centro commerciale
Un noto shopping center di Roma produceva una quantità elevata di rifiuti organici e plastici, con costi elevati di smaltimento. Attraverso una collaborazione con un laboratorio ambientale, sono state effettuate analisi dei flussi di rifiuti, individuando nuove soluzioni di recupero.
  • creazione di un impianto di compostaggio locale per gli scarti organici
  • riduzione del 40% dei costi di smaltimento
  • introduzione di un programma di riciclo avanzato per i rifiuti plastici
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4. Analisi dei Terreni: Messa in Sicurezza di Aree Industriali
Nel settore immobiliare e industriale, il rischio di contaminazione dei terreni è una problematica critica, soprattutto per la riqualificazione di siti dismessi.

Cosa richiede il Facility Management?
Le aziende necessitano di analisi chimiche approfondite per verificare la presenza di contaminanti (metalli pesanti, idrocarburi, PFAS) e garantire che i terreni siano idonei alla costruzione o alla conversione d’uso. Rispetto alle tematiche di sostenibilità, l'indice di uso del suolo (land Use) e uso delle risorse (Abiotic Depletion) risultano essere due indici di fondamentale importanza in grado di collegare parametri di tipo chimico locali, con un impatto ambientale su scala globale.
 
Caso Studio: Bonifica di un’area industriale dismessa
In un ex stabilimento industriale nel Nord Italia, destinato a diventare un polo logistico, le analisi hanno rivelato contaminazioni da solventi clorurati nel suolo. Grazie alla collaborazione con un laboratorio ambientale, è stato possibile:
  • identificare le aree critiche con mappatura avanzata del rischio
  • effettuare interventi mirati di bioremediation
  • ottenere la certificazione ambientale necessaria per procedere con la riqualificazione
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5. Sicurezza e Igiene Industriale: Protezione dei Lavoratori e Conformità
Nei siti produttivi, la salute e la sicurezza sul lavoro sono priorità assolute.

Cosa richiede il Facility Management?
I Facility Manager devono garantire la valutazione del rischio chimico e fisico, verificando parametri come rumore, vibrazioni, esposizione ad agenti chimici e presenza di amianto. Per la sostenibilità uno dei parametri di importanza strategica è chiamato Human Toxicity e ha lo scopo di valutare quanto una non idonea gestione dei luoghi di lavoro nonchè la manipolazione delle sostanze in essi presenti o generate, possa portare a danni per la salute umana.

Caso Studio: Controllo della qualità dell’aria in una fabbrica
Un importante stabilimento del settore automotive ha collaborato con un laboratorio di analisi per monitorare la presenza di polveri metalliche e solventi nell’aria. Grazie a un piano di azione strutturato, è stato possibile:
  • ridurre l’esposizione ai contaminanti del 60%
  • installare impianti di ventilazione potenziati
  • garantire la conformità alle normative sulla sicurezza sul lavoro
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6. Il Ruolo dell'Esperto di Sostenibilità
Un esperto di sostenibilità supporta il facility manager nella raccolta e interpretazione dei dati necessari per la redazione del bilancio ESG. Questo professionista aiuta a selezionare indicatori chiave di performance (KPI), verificare la conformità alle normative e strutturare il report in modo chiaro ed efficace. Inoltre, l'esperto svolge un ruolo fondamentale nella definizione delle strategie di sostenibilità aziendale, aiutando a tradurre gli obiettivi ESG in azioni concrete e misurabili.

L'esperto di sostenibilità lavora anche per garantire la tracciabilità e la qualità dei dati raccolti, implementando strumenti digitali e software di reporting avanzati. Questi strumenti facilitano la gestione e l'analisi delle informazioni, rendendo il bilancio ESG più preciso e affidabile. Inoltre, l'esperto collabora con le diverse funzioni aziendali per integrare la sostenibilità nei processi operativi e decisionali.

La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) richiede che i report di sostenibilità siano sottoposti a una verifica da parte di terzi, che esegue un audit indipendente. Questa verifica deve essere effettuata da un revisore legale dei conti o da una società di revisione accreditata. Anche su questo l’esperto di sostenibilità potrebbe venire in aiuto.

Inoltre un supporto esperto aiuta l’azienda a comunicare in modo efficace i risultati ESG, attraverso report di sostenibilità, presentazioni agli investitori e strategie di comunicazione interna ed esterna. Questo contribuisce a valorizzare l’impegno dell’azienda verso la sostenibilità e a differenziarla nel mercato.

Per le grandi aziende di Facility Management, adottare un approccio ESG e redigere un bilancio di sostenibilità non è solo una necessità normativa, ma un'opportunità di crescita e innovazione. Una gestione sostenibile migliora la reputazione aziendale, ottimizza i costi operativi e rafforza la competitività sul mercato.

Per informazioni: Mérieux NutriSciences Italia
Danilo Neri