CORSI BIM APPLICATI AL FACILITY MANAGEMENT

Data di pubblicazione: 27 MAR 2025
A cura di Arch'IDEA

In questo articolo vogliamo focalizzare l’attenzione del lettore sull’impiego di un modello BIM in ambito Facility Management e di tutto ciò che potenzialmente ne può conseguire a livello di figure professionali coinvolte ed organizzazione dei flussi lavorativi. In primo luogo risulta fondamentale concentrarsi sulla realizzazione di un modello BIM che possa a tutti gli effetti essere definito il “gemello digitale” dell’esistente. Infatti la modellazione di un manufatto architettonico deve assolutamente evitare di ipotizzare dati che non possono essere desumibili con certezza.
 
 
E’ tipico l’esempio della stratigrafia di una parete perimetrale che, a meno che venga effettuata un’indagine tramite carotaggio, non può essere desunta con certezza e pertanto è preferibile e corretto modellarla come muratura generica. Stesso discorso per quanto riguarda la modellazione MEP che non deve essere eseguita facendo riferimento agli as-built, in quanto la pratica ci insegna che molto spesso tale documentazione non corrisponde al vero. L’obiettivo della stazione appaltante deve essere quello di avere a disposizione un modello BIM perfettamente rispondente alla realtà. E’ appena il caso di ricordare che la metodologia più corretta in fase di rilievo per l’acquisizione dei dati necessari per la modellazione, è quella di un rilievo con laser scanner 3D. Arch’IDEA è da tempo dotata di tali strumentazioni come il Geoslam Zeb Discovery ed il nuovo NavVis VLX3. Il binomio dei due elementi sopra esposti e cioè rilievo Laser Scanner 3d + modello BIM rispondente alla realtà, rappresenta la base di partenza per passare allo step successivo.
 
Infatti, un “gemello digitale” che rispecchi i requisiti elencati sopra può e deve costituire la base per la gestione degli immobili in ambito Facility management. 

Fondamentale però che la centrale di governo delegata all’esecuzione di questa attività sia costituita da personale specializzato sulla gestione di modelli BIM (BIM Manager ed eventualmente un BIM Coordinator), non necessariamente modellatori (BIM Specialist), poiché lo scopo è quello di gestire il modello e non di incrementarlo con ulteriori informazioni. Quest’ultima attività può essere demandata ai progettisti che, di volta in volta, interverranno sul sistema edificio/impianto ovvero affidata a società del settore. Affinché il personale in forza alla centrale operativa sia perfettamente in grado di gestire i modelli e le attività ad essi collegate (gestione dei dati contenuti, modalità di esportazione degli stessi ecc.)  
c’è la necessità che queste figure vengano formate con dei corsi BIM. Tale formazione però non può ricalcare quella standard che è di facile reperimento sul mercato, ma bensì deve essere funzionale e mirata specificatamente alle mansioni del personale tecnico che le metterà in atto. Tali corsi formativi è bene che vengano tenuti soltanto da strutture che abbiano maturato esperienza in tutti i settori coinvolti nel sistema contraddistinto da: 
Facility Management, rilevazioni con laser scanner 3D e modellazione BIM.

Arch’IDEA da anni opera nel settore del Facility Management eseguendo censimenti su tutto il territorio nazionale ed estero essendo tra l’altro socio fornitore dell’IFMA - International Facility Management Association. Inoltre, precorrendo i tempi, opera eseguendo rilevazioni laser scanner 3D e modellazioni BIM attraverso attività di SCAN TO BIM. Alcuni esempi in tal senso sono i padiglioni dell’Ospedale San Giovanni di Roma, il Ministero Economia e Finanza, alcuni edifici a carattere scolastico nella provincia di Udine, edifici industriali oggetto di progettazioni ed ampliamenti ecc.



 
Vista assonometrica modello BIM “Quadrilatero della scienza” Università La Bicocca di Milano.
 
Attraverso il suo progetto “Arch’IDEA Academy“ Arch’IDEA vuole mettere a disposizione questo know-how predisponendo dei corsi di formazione concepiti “ad hoc” in base alle esigenze e alle caratteristiche della figura professionale che ne usufruirà in seguito. Infatti, in media, le imprese italiane utilizzano modelli informativi per la condivisione delle informazioni tra i diversi attori del processo, ma non hanno ancora raggiunto un livello di integrazione completo.  E’ il caso di sottolineare che dal 1° gennaio 2025 applicare la metodologia BIM è diventato obbligatorio per le gare d'appalto con importo superiore a 1 milione di euro.
 
Nel contesto europeo l’adozione del BIM nel settore delle costruzioni pubbliche è ancora molto frastagliato, con una geografia che pone in prima posizione, paesi come il Regno Unito e i Paesi Scandinavi con un importante lavoro svolto, in seconda, ci sono quei paesi in cui il BIM si sta promuovendo, come Spagna, Germania, Francia, Belgio, Paesi Bassi, Estonia e Lituania e Italia. 

Dotarsi di personale aggiornato e professionalmente competente in questo ambito può fare la differenza.

Per conoscere meglio Arch’Idea e le sue soluzioni, visita il sito: https://www.archideastudio.it.