La storia di Bonomelli comincia nel 1908 a Milano. La città è ancora immersa nel fervore dell’Esposizione Universale da poco conclusa, quando Luigi Amedeo Bonomelli inaugura la sua farmacia specializzata nella produzione di preparati erboristici. Da quella farmacia prende il via una vicenda di successo imprenditoriale che attraversa la storia del ‘900 per arrivare fino ai giorni nostri.
Un momento cruciale è l’agosto del 1943. I bombardamenti degli Alleati che colpiscono Milano distruggono quasi completamente la sede dell’azienda e i laboratori annessi. Bonomelli non si perde d’animo, e ricostruisce l’azienda a Dolzago, in provincia di Lecco. Crea qui uno stabilimento per il confezionamento all’avanguardia non solo dal punto di vista industriale, ma anche per le opportunità di sviluppo economico e sociale della zona.
Bonomelli fa oggi parte di Gruppo Montenegro, e il polo di Dolzago, con una superficie di circa 38.000mq, è il centro di produzione di Bonomelli, Thé Infré e Polenta Valsugana. Ed è nel polo produttivo di Dolzago che si sono da poco conclusi i lavori di un nuovo stabilimento produttivo.

Gli stabilimenti del polo produttivo di Dolzago risalgono alla metà degli anni ‘40. Ammodernati nel corso del tempo, faticano oggi a rispondere agli standard energetici sempre più sfidanti. Nel 2023 Bonomelli decide quindi la costruzione di un nuovo stabilimento in cui trasferire parte della produzione e avviare così l’abbattimento delle strutture più datate.
“Siamo i primi a riconoscere il valore simbolico dei capannoni storici – racconta Virgilio Martelli, Technical Buyer di Gruppo Montenegro – ma allo stesso tempo ci è chiaro che questo passa in secondo piano rispetto alle responsabilità ambientali di un’azienda come la nostra. Siamo assolutamente convinti che produrre in strutture energeticamente più efficienti, alimentate da energia autoprodotta da fotovoltaico e da energia elettrica green, con cui completiamo il nostro fabbisogno energetico, sia il miglior modo di onorare la storia di qualità di Bonomelli e il rapporto speciale con il territorio.”
“Come partner impiantistico di Gruppo Montenegro – spiega Daniel Faccenda, direttore della divisione impiantistica di Gruppo Frassati – sposiamo appieno questa scelta. Lavorare per la sostenibilità significa anche avere la lungimiranza di capire che dal punto di vista ambientale la riqualificazione degli impianti in un vecchio capannone è meno efficace sul lungo periodo della costruzione di un nuovo stabilimento all’avanguardia sul piano tecnologico ed energetico”.
Gruppo Frassati fornisce hard e soft services negli stabilimenti di Gruppo Montenegro in tutta Italia. Nella nostra visione un’azienda che si propone come interlocutore unico per il facility management deve comprendere nella propria offerta anche servizi di riqualificazione e impiantistica.
Su Dolzago, Gruppo Frassati ha ricevuto l’incarico di realizzare tutti gli impianti elettrici, meccanici e speciali. La commessa ha coinvolto oltre 50 fra project manager e back office, tecnici interni e aziende subappaltatrici.
“Nei dieci mesi di lavori in stretta collaborazione con Margherita Cavallone e Niccolò Pellicciari, rispettivamente group project engineer e group engineering manager di Gruppo Montenegro – racconta Luca Vimini, project manager che ha seguito la commessa per Gruppo Frassati – abbiamo realizzato tutti gli impianti della struttura: dalle due nuove cabine di trasformazione da media a bassa tensione agli impianti antincendio e di aria compressa; dall’illuminazione generale e di emergenza all’impianto clima della produzione composto da due pompe di calore che alimentano i sistemi di trattamento aria.”
Il nuovo stabilimento sarà completamente elettrico, anche grazie ai pannelli fotovoltaici in copertura. Sebbene il fotovoltaico attualmente non copra la totalità del fabbisogno della struttura, i piani di Gruppo Montenegro sono chiari: aumentare la produzione fotovoltaica fino a raggiungere la completa decarbonizzazione.