Restauro e sicurezza sismica per il patrimonio del Fondo Edifici di Culto

Data di pubblicazione: 16 DIC 2025

ENGLOBE e Novigos Tecno sono attualmente impegnati all’interno dell’appalto indetto da Invitalia per il restauro e la messa in sicurezza sismica del patrimonio del Fondo Edifici di Culto (FEC), nell’ambito della conclusione degli accordi quadro che coinvolgono più  operatori economici.

Si tratta di un intervento di grande rilevanza nazionale, che integra lavori OG2 e OS2A con servizi di ingegneria e architettura per diverse categorie (E.22 – S.04 – IA.04), in piena continuità con la strategia ministeriale di tutela e valorizzazione del patrimonio storico-religioso.

I cantieri attualmente attivi interessano tre luoghi emblematici del centro di Roma: la Basilica di San Lorenzo in Lucina, la Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola e la Basilica di Sant’Anastasia. Edifici iconici, carichi di storia e identità, che richiedono un approccio tecnico molto rigoroso e al contempo una grande attenzione alla conservazione della loro natura originaria.

In questo contesto, ENGLOBE ha il ruolo di direzione lavori e coordinamento della sicurezza, mentre Novigos Tecno affianca il team con i propri ispettori di cantiere, lavorando direttamente sul campo e supportando le attività di controllo, monitoraggio e organizzazione della documentazione.

Il lavoro congiunto si sviluppa attraverso sopralluoghi settimanali, verifiche puntuali dello stato di avanzamento lavori, gestione della contabilità a misura e redazione dei verbali di sopralluogo secondo i format condivisi tra i team. La raccolta fotografica, l’aggiornamento costante della documentazione e la gestione delle eventuali interferenze tra le lavorazioni consentono di mantenere continuità operativa e garantire una pianificazione chiara e tempestiva.

Il coordinamento tra ENGLOBE e Novigos Tecno si fonda su un confronto costante tra le figure di direzione e di sicurezza. In ogni cantiere viene verificata la conformità della documentazione tecnica e amministrativa di appaltatori e subappaltatori, con un controllo puntuale delle procedure e un lavoro diretto sull’aggiornamento del Piano di Sicurezza e Coordinamento, che evolve man mano che il cantiere avanza e si modifica.

Questi interventi rappresentano un esempio concreto di come la collaborazione tra strutture tecniche possa facilitare l’esecuzione di opere delicate, legate a edifici storici che richiedono la massima attenzione sia dal punto di vista costruttivo che gestionale. Il lavoro congiunto tra i due Studi dimostra come la competenza tecnica, il presidio operativo e la capacità di coordinare sistemi complessi possano integrarsi in un percorso di tutela e conservazione che guarda al futuro senza perdere il valore del passato.