Multidisciplinarietà applicata al Facility Management
Data di pubblicazione: 08 OTT 2012
L’edificio è un organismo complesso che contiene persone, influenzandone la quotidianità. Corsi e ricorsi storici sottopongono l’immobile a continui mutamenti: il processo tecnologico e la volontà di perfezionare la qualità della vita degli individui che risiedono in questi involucri edilizi fanno in modo che i processi di mutazione siano accompagnati dalla lungimiranza di figure professionali capaci di scorgerne necessità e limiti.
L’archittetto: una professionalità strutturata per concepire e creare involucri edilizi sempre più rispondenti alle esigenze della contemporaneità, una figura in grado di immaginare la vita dell’edificio e controllare, in un’ottica d’insieme, le sue possibili evoluzioni.
Il tecnico rilevatore: una figura abile nel convertire in dati tutte le caratteristiche utili al processo manutentivo fungendo da interfaccia tra l’involucro edilizio, i suoi abitanti ed il facility manager.
L’ingegnere civile: un professionista in grado di trasformare in realtà un’idea progettuale, modellando la struttura dell’involucro edilizio e monitorando le future trasformazioni che tale involucro potrebbe subire.
L’ingegnere meccanico: un professionista in grado di concepire, gestire ed ottimizzare tutti gli impianti in un’unica rete che costituisce il cuore pulsante dell’involucro edilizio.
L’energy manager: una figura professionale capace di dare risposta alle esigenze climatiche dell’involucro edilizio, rivolgendo particolare attenzione all’uso di fonti di energia rinnovabile e traducendo in risparmio economico gli obblighi normativi che regolano la vita degli edifici.
Il geometra: un tecnico specializzato nell’acquisizione di dati inerenti la consistenza dell’involucro edilizio, una figura in grado di formalizzare e notificare le caratteristiche di tali consistenze presso le pubbliche amministrazioni.
Sistemista informatico: una figura eclettica, capace di mettere in rete ed automatizzare tutti i dati utili alla redazione, al controllo ed alla gestione dell’anagrafica tecnica, semplificandone la lavorazione.
Immagina ora una struttura in grado di coordinare ed integrare le professionalità e le competenze descritte sopra, veicolandole in un unico servizio rivolto alla gestione multidisciplinare dell’involucro edilizio, inteso come habitat metropolitano, luogo dell’attuale appartenenza dell’essere umano.
Il Facility Management si affaccia su questo scenario e, nel caso di grandi o complessi patrimoni immobiliari, si orienta sempre più spesso su gestioni multi servizio. Questa scelta favorisce l’accentramento delle attività da eseguire su un unico soggetto, sottintendendo nello stesso soggetto l’accentramento delle competenze necessarie alla gestione di un processo così articolato. Questa direzione ha un enorme potenziale poiché, dando la possibilità di avere un controllo d’insieme del servizio erogato, consente l’offerta di un servizio ad altissimo livello. Analizza questi aspetti:
- ottimizzazione delle attività dai processi di censimento, ai processi manutentivi, dai sistemi di gestione, alle strutture di controllo;
- possibilità di gestire gli interventi facendo capo ad un unico grande crono programma e facendo in modo che tali interventi siano ponderati sulle esigenze contingenti del cliente;
- ottimizzazione dei costi prodotta dall’individuazione in un unico soggetto di tutte quelle che sarebbero strutture operative distinte e possibilità di impiegare fondi in direzione delle esigenze contingenti del cliente;
Arch’idea vive questa evoluzione e, riscontrando in se stessa i requisiti rispondenti a tale esigenza, si trasforma da semplice studio di architettura, ad
Arch’idea Servizi Integrati per l’Architettura: multidisciplinarità applicata al Facility Management.
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