Nuove generazioni, nuovi modi di lavorare
Data di pubblicazione: 21 OTT 2014
Tre generazioni a confronto, abitudini ed esigenze diverse anche per la progettazione degli spazi
Oggi nell’ambiente di lavoro si trovano a lavorare fianco a fianco generazioni diverse. Sono le generazioni dei baby boomer, la generazione X e la generazione Y. I primi sono nati tra il 1945 e il 1961, anni di crescita e di sviluppo; i secondi tra il 1962 e il 1981, periodo di ristrutturazione e cambiamento; gli ultimi, detti anche Millenials, sono figli degli anni Ottanta, delle nuove tecnologie, hanno vissuto la globalizzazione e la crisi economica. Hanno stili di vita ed esigenze diverse ma lavorano nella stessa azienda.
Diverse sono ad esempio le abitudini nell’organizzazione dei tempi e degli orari di lavoro. I giovani vogliono maggiore flessibilità, fermo restando il raggiungimento dei risultati richiesti, e orari più comodi, ma sono anche maggiormente disposti a lavorare in luoghi differenti al di fuori dell’ambiente di lavoro.
Come già detto, le preferenze e le aspettative delle generazioni più giovani non sono le medesime dei colleghi che le hanno precedute: non solo incarichi interessanti e di responsabilità, quindi, ma anche ambienti di lavoro che esprimono i propri valori e uno stile di vita.
E il primo compito di qualsiasi organizzazione deve essere quello di gestire il cambiamento, garantendo il bilanciamento fra modi di lavorare tradizionali e bisogni emergenti. L’ambiente di lavoro deve esser culturalmente universale e versatile nelle sue forme: le nuove parole chiave sono “flessibilità” e “adattabilità”, ingredienti necessari per mantenere un buon livello di soddisfazione e assicurarsi il legame emozionale dei dipendenti. Lo spazio ufficio deve diventare uno strumento, capace di ispirare le persone, assicurare benessere e supportare le performance lavorative. Deve essere capace di rispondere velocemente al sorgere di nuove esigenze.
In questo contesto la progettazione degli spazi, la riconfigurazione delle aree e lo sviluppo di prodotti di arredo consoni giocano un ruolo importante. Non si parla più solo di open space e postazioni di lavoro tipo bench, ma si introducono nuovi concetti come ad esempio le aree informali che necessitano di prodotti adeguati. In queste aree le nuove generazioni si ritrovano e interagiscono in maniera piu libera. Oppure si parla di spazi riservati, o concentration room, in cui isolarsi per svolgere lavori di concentrazione, per rispondere così ad un esigenza tipica dei baby boomers abituati a lavorare in uffici chiusi. Anche le aree relax o break possono diventare punti di ritrovo dove le persone socializzano e condividono idee ed esperienze in modo spontaneo e non pianificato.
Il compito dell’azienda è quindi quello di partire da un’analisi dell’organizzazione aziendale e dei processi lavorativi per individuare quei requisiti che devono essere tenuti in considerazione nella riprogettazione e nell’arredo degli spazi, creando soluzioni che assicurino al contempo benessere, efficienza e collaborazione tra le persone di generazioni differenti.
Di seguito alcune immagini di uffici in open space, nei quali sono state identificate aree flessibili che favoriscono la collaborazione e la comunicazione così come spazi riservati in cui le persone possono isolarsi e svolgere lavori di concentrazione.
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