Page 4 - Gestire On-Line 82-83
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Ricette per la crescitaUfficio Acquisti e Facility Depart- ment. Due funzioni unite a doppio filo, ma spesso percepite come di- vise per obiettivi: da una parte la ricerca del costo più basso per i servizi, dall’altra l’impegno a for- nire la massima qualità al cliente interno. Ma è davvero così? Queste due entità sono destinate a cerca- re un bilanciamento attraverso lo scontro e il compromesso? O pos- sono fondare un autentico rappor- to di collaborazione? Analizzando il caso di Roche, la risposta all’ulti- ma domanda è un deciso “sì”. Ce ne parlano Anna Ghirelli, Facilities & General Services Manager e Fabio Cremonini, Engineering & Mainte- nance Manager di Roche.Come sono organizzate le strut- ture di acquisti e facility nella vo- stra azienda?AG: l’Ufficio Acquisti risiede nella Direzione Finance e nel tempo si è strutturato seguendo una logi- ca improntata sia alle categorie merceologiche che ai Business Partner. A oggi siamo organizzati in tre macro aree: quella “Com- mercial” dedicata principalmente a tutte le categorie di acquisto che più direttamente impattano sul core business aziendale; quella dei “Corporate Services” che affianca e supporta in particolare le Direzioni HR ed IT; la terza infine, quella di cui faccio parte, è denominata “Te- chnical” e si occupa della gestione di tutti gli acquisti di servizi soft & hard, di materiali diretti, di lo- gistica e distribuzione. Trasversali a queste tre aree vi sono poi delle colleghe che forniscono una pre- ziosa funzione di supporto a tutte le attività di governo, amministra- tive e di contract management. FC: la responsabilità dei servizi inIl Facility Department di Roche é in costante evoluzione verso un ruolo sempre più strategico. Un processo di crescita fondato su una collaborazione per molti versi inedita.Roche è divisa tra due funzioni, una che si occupa principalmente dei servizi soft e un’altra di quelli hard. Io rappresento la seconda, ossia l’Ingegneria e Manutenzione, e quindi gestisco i servizi all’edifi- cio, allo spazio e una piccolissima parte di quello alle persone, ovvero la gestione del verde. La funzione di Ingegneria e Manutenzione fa parte della direzione Informatic- s&Logistics. Il resto dei servizi alle persone è invece sotto la respon- sabilità dei Servizi Generali, che fa parte della direzione Risorse Uma- ne.Qual è la filosofia di gestione dei servizi e di approccio al cliente interno?FC: il nostro modo di fare facility si è evoluto molto negli ultimi anni. Prima quelle del mio dipartimen- to erano competenze più che al- tro tecniche e il coinvolgimento del nostro ufficio era troppe volte limitato alla risoluzione dei pro- blemi segnalati dai nostri clienti interni. Ora, pur conservando le nostre competenze tecniche, stia- mo puntando la nostra attenzione sulla componente gestionale e di relazione. Siamo riusciti a dimo- strare una maggiore proattività attraverso un rapporto più diretto con il cliente interno, cosa che ci permette di anticipare le sue esi- genze e di essere in grado di pro- gettare soluzioni in linea con i no- stri obiettivi aziendali in termini di eco sostenibilità, impatto sociale ealto grado di innovazione. A questo ha contribuito anche un fatto che può apparire banale, ma non lo è: il mio dipartimento è stato spostato nell’edificio principale della sede e quindi ora abbiamo un contatto ancora più diretto con il personale e con la struttura pulsante dell’a- zienda.Questo processo di evoluzione è stato riconosciuto anche dai verti- ci dell’azienda e oggi non esiste più progetto nella nostra area di re- sponsabilità che non ci veda coin- volti come attori principali.Come ha riorganizzato interna- mente il dipartimento per com- piere questo salto di qualità?FC: le persone sono rimaste le stesse, si è arricchita la loro pro- fessionalità grazie ad un cambio di approccio. È stato chiesto loro di delegare l’operatività di routine per dedicarsi maggiormente alla gestione del rapporto con il clien- te e all’organizzazione delle atti- vità secondo logiche di servizio e non più prestazionali. Non è stato un passaggio semplice per tutti, ma alla fine ognuna delle persone coinvolte ha portato il suo essen- ziale contributo, riconoscendo il valore di questo processo di cre- scita per tutto il dipartimento e per l’azienda stessa.Chiaramente è stato necessario anche un cambio di strategia nel- la ricerca dei fornitori: prima ci rivolgevamo a quelli fortemente focalizzati sulla parte tecnica, ma


































































































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